2017 trofeo due torri: la fine di un’era del bodybuilding italiano
Poco pubblico… un po’ di atleti. La gara da Bologna a Perugia. un 2 torri sotto tono.
Lo scorso weekend si è svolto il Trofeo Due Torri 2017. Come raccontato in questo articolo, postato qualche settimana fa, l’edizione 2017, ha portato diverse novità alla storia gara di bodybuilding ideata dalla famiglia Fabbri.
– il cambio di location. Per quasi 20 edizioni, la gara si è svolta a Bologna. Il nome della gara Trofeo due Torri nasce dal fatto che la Bologna è la città delle 2 torri. Anche se in realtà un tempo c’erano più di 100 torri. Ma ne sono rimaste solamente 2 in piedi, le più rappresentative. Gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di spostare il tutto a Perugia, in Umbria.
– la famiglia Fabbri, che per oltre 20 anni ha organizzato questa manifestazione, ha lasciato l’organizzazione della manifestazione ad un’altra persona.
Per prima cosa, devo ammettere che quest’anno non ho assistito alla manifestazione. Anche se la gara si svolgeva più vicino a Roma ( dove vivo ), ho deciso di non prendere parte alla gara, anche se con due ore di macchina, sarei andato e tornato in giornata da Perugia.
Leggendo i vari commenti sulle varie pagine facebook e sui vari profili fb, ho capito che la manifestazione anche se ha visto la vittoria di Peter Monlar, visto che Tony Mount era impegnato in UK al Mr Universe Nabba 2017 ( dove ha ottenuto un terzo posto nella categoria massimi ), non ha avuto una risposta positiva da parte del pubblico pagante.
Qualche giorno prima della gara, ho postato su questo sito un articolo nel quale pubblicizzavo l’acquisto dei biglietti, questo perchè penso sia giusto pubblicizzare una gara che mi ha dato molto.
Io al due Torri, ci sono stato. E non una volta, ma dal 2009 fino al 2014. Sono stato molte volte a Bologna e anche una volta a Riccione. Da Roma, è molto più semplice raggiungere Bologna che Rimini, ma per assistere al Trofeo Due Torri, ho fatto anche questo.
Quest’anno, però non me la sono sentita. E’ difficile e duro ammetterlo, ma c’è stato qualcosa che non mi ha fatto fare la solita trafila che faccio sempre per ogni gara che voglio vedere dal vivo ( scegliere il volo, hotel, comprare i biglietti ).
questo perchè l’ultima volta che ho assistito a questa manifestazione, nel 2014, ho capito che era la fine di un’era. Ho assistito al Trofeo 2 Torri, quello vero… con 20 / 30 atleti per categoria. Quello dove riuscire ad azzeccare i primi sei in classifica era un’impresa. Dove anche i favoriti, non è detto che sarebbero rientrati in finale.
Quando sono andato a Rimini nel 2014, ho visto categoria di 5 o 6 atleti… e così ho capito che era in atto un profondo cambiamento nel mondo del bodybuilding italiano.
Con questo, non voglio minimamente screditare gli atleti che ho visto sul palco. Sempre molto preparati, ma il problema era che il bello del bodybuilding per motivi diversi dalla passione per il palco aveva abbandonato la gara. E anche se ho pensato che le cose sarebbero cambiate in meglio, a due anni di distanza, con una mente lucida e obbiettiva, devo ammettere che le cose non sono affatto cambiate.
Lo scorso settembre ( 2017 ), ho cmq contattato gli organizzatori per avere maggiori informazioni sulla gara. Però, ho capito che il format della gara in se era cambiato.
– la gara in un solo giorno
– niente ospiti d’eccezione come un tempo, vedi Coleman o Jay Cutler
– il costo del biglietto, a mio avviso estremamente caro. Eh si, perchè essere nelle prime file, il prezzo è rimasto quello di un tempo, quando c’erano 30 atleti per categoria. 35 euro più 5 euro di prevendita.
Forse un po’ troppo. E alla fine, con mio rammarico, il pubblico pagante, l’ha pensata come me. Non ha partecipato in massa. Ho letto di posti vuoti nelle prima file. Mentre un tempo, le prima file venivano vendute ad Agosto e c’era anche chi, il giorno dopo la gara, chiedeva di prenotare lo stesso posto per l’anno seguente.
Non so se trapela tra le righe il rammarico e sopratutto la tristezza nel raccontare certe cose, visto che io con il due torri ci sono cresciuto e il mio sogno più grande era quello di un giorno assistere a questa gara vinta dai big del bodybuilding italiano negli anni 90, anni in cui “mi sono formato“, guardando i numeri della rivista Cultura Fisica.
Oggi, ripenso sempre alla mia “prima volta” al trofeo due torri, e lo faccio sorridendo… e penso che quella serie di ricordi, di emozioni, ma tutte le faccie di appassionati che ho visto, nessuno me li toglierà dalla mente.
E posso dire a chiunque… “io c’ero”.