2018 mr olympia: l’intervista di nicolas Vullioud pro ifbb
A pochi giorni dal Mr Olympia 2018, Nicolas Vullioud pro ifbb racconta la sua qualificazione al mr Olympia 2018, scopri i problemi e i prossimi obbiettivi di Nicolas
nicolas Vullioud è un pro ifbb che ha ottenuto la qualifica all’Olympia 2018, vincendo la gara di Tampa, in Agosto. Il giovedì, primo giorno dell’Olympia 2018, nicolas Vullioud è stato intervistato da Giles Thomas e ha raccontato di essere felicissimo di essere al mr olympia come atleta, qualche anno fa, era a vegas come spettatore, mentre oggi è la realizzazione di un sogno.
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la qualifica di Nicolas
nicolas Vullioud, poi, racconta che quest’anno ha gareggiato in Portogallo e ha ottenuto il secondo posto dietro Hadi choopan, molti, compresi Giles Thomas, lo hanno incoraggiato a gareggiare a Tampa, gara che poi ha vinto, ma il problema era che dopo quella gara non aveva i soldi per andare in America a gareggiare, per fortuna ha avuto l’aiuto del suo nuovo sponsor MHP e così è volato in Florida e ha vinto la sua prima gara da PRO IFBB e si è qualificato per il mr Olympia 2018, nella 212 division. Giles Thomas, poi, chiede a nicolas Vullioud il suo rapporto con Flex Lewis. nicolas Vullioud risponde che rispetta molto Flex Lewis, che è un suo amico, ma che è qui a Las vegas per mostrare le sue potenzialità quindi è pronto per la battaglia.
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sempre più difficile raggiungere le 212 libbre
parlando del problema di rientrare in categoria, sembra che il fisico di nicolas Vullioud non ne voglia sapere di raggiungere quota 212 libbre. E nicolas Vullioud dice che per il momento gareggerà nella 212, ma forse il prossimo anno potrebbe provare a competere nella open class di bodybuilding, ma bisogna vedere.
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l’incontro con il coach in America
Infine, nicolas Vullioud racconta che è in America da sei settimane, da quando ha gareggiato a Tampa, e in questi giorni, il suo peso è stato un po’ un problema, ma ora con Patrick Tour, qui le cose sono migliorate moltissimo visto che segue con estrema facilità tutto quello che gli dice Patrick Tour. è più semplice avere un trainer vicino a se che dall’altra parte dell’oceano.