the voice of iron people: intervista a Silvia Davanzo.
intervista a silvia davanzo
Mi chiamo Silvia Davanzo, sono nata e cresciuta a Treviso, ma da diversi anni vivo e lavoro a Jesolo dove insegno Kettlebell Training nella palestra di sport del ring Pro Fighting Jesolo.
Come mai hai iniziato ad allenarti e soprattutto da quanto tempo di alleni?
Ricordo nitidamente, a 22 anni, la prima volta che entrai in una sala pesi, trascinata da mio fratello che è tuttora body builder. All’epoca ero fuori forma, complessata, molto insicura di me e soffrivo di disturbi alimentari, ma lui intuì che lo sport avrebbe potuto aiutarmi e in effetti… fu una folgorazione! Adorai all’istante sentire i pesi addosso, doverli spingere, tirare, sollevare… era una sensazione magnifica. Mi appassionai tanto al body building e lo praticai per 14 anni, cambiando radicalmente il mio stile di vita, rimodellando il mio corpo e riacquistando fiducia in me stessa.
Sei anni fa però sentii l’esigenza di nuovi stimoli e così esplorai il mondo del kettlebell training, che alcuni definivano magico e… scoprii che avevano perfettamente ragione! Così divenni istruttrice, sperimentai su me stessa quali erano gli effetti straordinari di questi magnifici attrezzi e, fermamente convinta della loro efficacia, dopo circa un anno di pratica e studio aprii il mio corso di Kettlebell Training. Perché, contrariamente all’opinione ancora molto diffusa che il kettlebell sia solo un attrezzo facoltativo di integrazione alla sala pesi e perciò spesso relegato in un angolo sotto una panca ed usato troppo poco e spesso molto male, in realtà un kettlebell è un’intera palestra in una mano! Se lo sai usare davvero, non c’è limite a quello che puoi fare con questa “banale” sfera di ghisa. Dopo 5 anni d’insegnamento ed allenamento con questi pesi, ancora oggi continuo a scoprirne ulteriori potenzialità.
Per quelle persone che si approcciano da poco al tuo mondo spiegaci brevemente in cosa consiste il tuo allenamento.
Lavoro in una palestra di sport del ring, dove ho capito l’importanza fondamentale della ginnastica pre-pugilistica e a corpo libero, che sono il pilastro di una preparazione atletica autentica. Perciò il mio allenamento inizia sempre con 3 riprese da 3 minuti di salto della corda, intervallate da un minuto di recupero in cui eseguo i push ups a terra. Poi dedico circa 15 minuti agli esercizi di mobilità articolare per preparare adeguatamente soprattutto la schiena e le articolazioni di spalle e bacino al duro lavoro che le attende. E quindi inizia la sessione di Kettlebell Training vera e propria, che varia molto in base al mio obiettivo di allenamento: posso dedicarmi a workout di forza e potenza, oppure a circuiti di resistenza, o ad esercizi specifici di coordinazione, stabilità e tonificazione. E’ un mondo affascinante e sconfinato.
Come hai organizzato il tuo allenamento, ossia quante volte ti alleni e come ti alleni?
Dipende dai periodi in base ai miei obiettivi di allenamento, ma in genere mi alleno dalle quattro alle sei volte a settimana. Sebbene utilizzi principalmente i kettlebell, spesso integro con esercizi a corpo libero che stimolano agilità e flessibilità, e talvolta mi piace dedicarmi a circuiti intensi con corde navali, hummer, trx, arrampicate, box jump, ecc.
Sappiamo che hai un regime alimentare differente da tante altre persone, ossia sei vegana: puoi raccontarci il tuo cambiamento?
Seguo una dieta completamente vegetale da circa tre anni. La mia scelta è stata dettata innanzitutto da ragioni etiche e poi ovviamente di salute perché, da quando ho eliminato le proteine animali, non solo mi sono spariti disturbi cronici che mi tormentavano da una vita come le emicranie ricorrenti, ma sono diventata molto più lucida, più forte e più resistente.
Con l’alimentazione come ti comporti, come fai a coprire il tuo fabbisogno giornaliero? Descrivici quanti pasti fai e quali sono i rapporti fra pro, carbo e grassi, ma soprattutto riesci facilmente a programmare i tuoi pasti o hai problemi con il lavoro ed i vari impegni?
Ovviamente presto molta attenzione a cosa “dovrei” mangiare e in che quantità in rapporto alla settimana di allenamenti che mi attende: normalmente faccio 6 piccoli pasti al giorno e la proporzione tra carboidrati, grassi e proteine è 60-70%, 25% e 5-10%. Ma al di là di qualsiasi calcolo o tabella nutrizionale di riferimento, io nel tempo ho imparato soprattutto ad ascoltare il mio corpo, perché solo lui sa di cosa ho davvero bisogno e in questo è molto più saggio di me: una volta a settimana mangio esclusivamente frutta e, quando ne sento l’esigenza (è il mio corpo a chiedermelo), mi dedico a delle giornate di digiuno a forte effetto disintossicante e rivitalizzante.
Mi nutro con alimenti sani e naturali, ossia frutta e verdura di stagione, frutta secca, semi oleosi, legumi e cereali integrali, meglio se senza glutine. Evito di comprare pasti già pronti, seppur vegani: preferisco preparare tutto in casa, così so con assoluta certezza cosa c’è dentro ad ogni mio piatto. Se riesco ad organizzarmi con i pasti malgrado il lavoro e i vari impegni? Certo, se uno vuole lo fa e basta: il resto sono solo scuse.
Hai un tuo team di ragazze che si allenano con i kettlebell. Essendo meno diffuso rispetto all’allenamento con manubri e bilancieri spiegaci l’approccio che devi avere con le persone che si avvicinano per la prima volta alla tua disciplina e soprattutto raccontaci le esperienze che hai avuto nel motivare e nell’allenare le tante persone che segui.
Non alleno solo donne, ma anche tanti uomini, tutti approdati al mio corso per il passaparola, in quanto ritenuto molto efficace, ricco di varietà nei workout e unico nel suo genere in zona perché sono molto rari i corsi esclusivamente di kettlebell. Ho classi miste frequentate da persone di tutte le età, dai 15 ai 70 anni: il corpo umano è una macchina perfetta fatta per fare fatica e risponde sempre, anche se l’età è avanzata o non si è mai praticato sport sul serio, e non c’è alcuna differenza tra maschio e femmina… devono faticare entrambi duramente. Alle mie lezioni non si pratica attività ludico motoria o pseudo-aerobica, bensì attività sportiva finalizzata al potenziamento organico che ti garantisce una preparazione atletica: perciò il mio stile d’insegnamento è incoraggiante e paziente, perché so bene quanto sia difficile partire da zero con i kettlebell, sia a livello tecnico che soprattutto fisico, e successivamente spingere sempre al massimo ad ogni lezione.
Ho notato che gli uomini in genere sono più istintivi nell’allenamento confidando innanzitutto nella loro forza, ma presto comprendono che i kettlebell ti mettono k.o. all’istante se non ti attieni strettamente alla tecnica esecutiva corretta: è questo che cerco di trasmettere subito loro, di modo che possano dare il meglio senza mai correre alcun rischio o trascinarsi nel tempo vizi di esecuzione. Se sono perfetti, faranno grandi cose con tutto quel testosterone!
Le donne invece in genere tendono ad essere da subito più precise ed esigenti con se stesse ma spesso, quando si tratta di iniziare a darsi da fare sul serio in palestra con il loro corpo, purtroppo constato quanto siano sfiduciate, inibite, timorose, smarrite. Ho visto ragazze eseguire swing a occhi chiusi pur di non vedersi riflesse nello specchio da quanto rifiutavano se stesse, altre sciogliersi in lacrime per la vergogna di non riuscire a fare un esercizio, altre ancora ridere di continuo nervosamente di se stesse definendosi nelle maniere più denigranti… Tutti esempi lampanti di mancanza di amore e rispetto di sé e del proprio corpo, che cerco di affrontare con loro e risolvere per gradi trasmettendo la mia passione, perché sono profondamente convinta che ogni donna abbia dentro tanta bellezza e tanta forza che aspettano solo di essere rivelate. E quando finalmente escono fuori, assisto a trasformazioni meravigliose.
Ovviamente in genere, indipendentemente dal sesso, percepisco all’istante se una persona ha quel qualcosa dentro che non la farà mollare, sento se capisce che è qui con me a darci dentro innanzitutto per il proprio benessere e la propria salute, oltre che per i risultati estetici e fisici a cui ambisce. E in questo senso avviene una “selezione naturale” tra i miei allievi, perché io non posso convincere chi si rifiuta di credere in se stesso, o non ha la benché minima voglia di allenarsi, o magari si aspetta che io gli faccia una magia istantanea con la bacchetta magica! Resta con me chi è davvero motivato, perché l’allenamento a corpo libero con i kettlebell è tanto impegnativo quanto appagante.
Ci sono delle atlete italiane e americane a cui ti ispiri, ed in tutti questi anni di allenamento qual è stato il tuo miglior mentore?
Il mio Maestro è stato il Master Trainer Emilio Troiano della WTA Functional Training Academy, che mi ha fatto scoprire il magico mondo dei kettlebell. La prima volta che ne impugnai uno, nonostante i miei 14 anni di sala pesi, mi resi conto di quanto in realtà fossi ancora debole, instabile e scoordinata. Fu uno shock. Ma molto stimolante, che mi spinse a studiare, sperimentare e lavorare sodo su me stessa, per imparare sempre di più e spingermi ogni volta oltre i miei limiti.
Tante sono le professioniste nel Kettlebell Training alle quali mi ispiro costantemente, come Andrea Du Cane, Lorna Kleidman, Lisa Balash, Sara-Clare Lajeunesse: donne forti, sensuali e bellissime.
Hai un sogno nel cassetto che vuoi realizzare?
Certo. Nella prossima vita sogno di rinascere maschio, così potrò divertirmi con kettlebell molto più pesanti e diventare un uomo d’acciaio!
Un saluto alla pagina ed ai numerosi fan che ti seguono.
Ricordatevi che nulla è impossibile, perché la vera forza è nella mente: è un’energia straordinaria a cui possiamo attingere in ogni momento per realizzare i nostri obiettivi e fare cose che prima ci apparivano impensabili. Grazie di cuore per la vostra attenzione e… buon allenamento a tutti!