INTERVISTA A LEE PRIEST POCO PRIMA DEL 2023 NABBA LEE PRIEST EUROPEAN CHAMPIONSHIP
qualche ora prima della gara 2023 NABBA LEE PRIEST EUROPEAN CHAMPIONSHIP, lee priest è stato intervistato e il video di questa intervista è stata postata sul canale di gian enrico pica. in questa intervista, come sempre, lee priest dice la sua sulla situazione del bodybuilding di oggi. senza limiti, senza censure, lee priest dice la sua.
guarda una foto di lee priest
perchè promuovere una gara della nabba?
lee priest ha gareggiato come atleta della pro league per molti anni, poi a partire dal 2006, ha partecipato ad una gara non riconosciuta dalla pro league ed organizzata dalla PDI e questo ha portato alla squalifica di lee in pro league.
diversi anni dopo, lee ha deciso di tornare sul palco per gareggiare come professionista in nabba al mister universe NABBA 2013, gara che ha vinto senza troppi problemi, così ha continuato a collaborare con la nabba nel corso degli anni.
per un periodo ha gestito anche la nabba e ha cercato di promuoverla al meglio. ma lee priest, cmq pensa che non siano molto importanti le federazioni in se ma le gare che permettono agli atleti dilettanti di poter gareggiare, visto che questi ci mettono la passione i sacrifici e anche i soldi per gareggiare.
la libertà di gareggiare dove si vuole
una cosa che lee priest spiega in questa intervista è la libertà di gareggiare che gli atleti dilettanti dovrebbero avere. Lee priest, pensa che i promoter dovrebbe riuscire ad ottenere un guadagno dalle gare, ma dovrebbero trattare gli atleti con rispetto, visto che senza di loro, che sono i protagonisti delle gare di bodybuildig non ci sarebbe nessuno show di bodybuilding.
ma allo stesso tempo, anche le federazioni dovrebbe pensare che in realtà non hanno nessun potere visto che sono gli atleti a fare grande una federazione e non il contrario. Gli atleti, secondo lee priest, dovrebbe andare a gareggiare dove vogliono e quando vogliono visto che pagano tutto ( l’iscrizione, il colore, il backstage ). non ha senso che la ifbb vieti agli atleti di gareggiare in nabba, in wabba ecc.
in realtà da diversi anni in italia, non esistono più questi limiti. ma prima fino a quando la pro league e la ifbb erano unite, chi partecipava ad una gara non riconosciuta dalla ifbb veniva squalificato per un anno.
Queste squalifiche, nascono da una regola della ifbb nata negli anni 70, che ben weider ha introdotto in ifbb, obbligando gli atleti a gareggiare solamente in ifbb e che è rimasta fino ad oggi, ma ( almeno in italia ), ormai, non viene più applicata, visto che ci sono altre realtà che permettono di gareggiare.
la differenza tra oggi e 20 / 30 anni fa
lee priest spiega che la differenza tra i fisici degli atleti di oggi e quelli degli anni 90 e del 2000 è il fatto che oggi gli atleti non sono concentrati sull’allenamento, come si faceva un tempo.
Anche rich gaspari, leggenda del bodybuilding e vincitore del primo arnold classic in Ohio pensa la stessa cosa. Oggi, in palestra ci sono molte distrazioni che un tempo non c’erano basta pensare ai telefonini, o ai video che i pro ifbb fanno per postarli su youtube, questo ovviamente distrae molto dall’allenarsi duramente.
le tante categorie
altro punto che lee priest tocca in questa intervista è che oggi sono state create molte categorie dove gli atleti possono gareggiare. secondo lui la categoria 212 division, non dovrebbe esistere, perchè atleti come lui, lee labrada, danny padilla hanno gareggiato nella categoria men’s open bodybuilding e hanno avuto ottimi risultati sia al mister olympia che nelle gare di qualificazioni.
il problema è che gli atleti di bassa statura, possono cmq gareggiare nelle categorie open, senza problemi. Ma la creazione di molte categorie, porta molti atleti a gareggiare, e questo permette a chi gestisce tutto di fare soldi.
gli atleti fuori forma
tante categorie, fa si che ci siano molti atleti sul palco del mister olympia e visto che il bodybuilding open è sempre l’ultima categoria a salire sul palco gli atleti sono fuori forma sul palco di gara.
questo è una cosa che capita da diversi anni ormai, questo perchè alla fine gli orari stabiliti per il pregara vengono completamente sballati e gli alteti della categoria men’s open bodybuilding non riescono a raggiungere il picco della condizione durante il pregara, come dovrebbe essere.
le luci del palco
altra cosa, di cui lee priest parla è il fatto che da diversi anni, le luci del palco del mister olympia non sono più buone come un tempo, ovvero non sono in grado di mostrare al meglio il fisico di un atleta.
Questo perchè ci sono gli schermi dietro il palco con la pubblicità degli sponsors, ma anche perchè le luci non vengono posizionate come dovrebbero. Secondo lee priest, durante il pregara, la parte più importante di una gara di bodybuilding, lo sfondo dovrebbe essere nero. mentre durante le finali, quando i giochi ormai sono stati fatti, ci possono essere tutti gli effetti speciali che si vogliono: il fumo, il laser ecc.
gli atleti hanno paura di parlare
secondo lee priest, gli atleti dovrebbe dire le cose, dovrebbero parlare per esempio delle luci e cercare di far capire agli organizzatori e alle federazioni che sono loro la parte più importante dello spettacolo e non il contrario.
per anni si è parlato di un sindacato per gli atleti, ma questo non si è mai realizzato visto che gli atleti hanno paura di essere presi di mira e penalizzati come è successo negli anni 80. Ma alcune cose, se gli atleti parlassero si potrebbe migliorare e questo sarebbe vantaggioso per tutti.
spesso bob cichierillo si è proposto come capo di questo sindacato, ma lee priest afferma che bob è legato a Jim Manion e che non sarà mai la persona giusta per aiutare gli atleti, bisognerebbe trovare una persona al di fuori del bodybuilding che sia in grado di parlare con le federazioni e aiutare gli atleti.
guarda una foto di lee priest
guarda l’intervista di lee priest prima del 2023 NABBA LEE PRIEST EUROPEAN CHAMPIONSHIP