the voice of iron peolpe: intervista a rossella pruneti – seconda parte –

La prima parte di questa bellissima intervista che vede come protagonista la Sig.ra Rossella Pruneti, la trovate in questa pagina del nostro sito.
Qualche giorno fa, mi è capitato tra le mani un vecchio volantino della notte dei campioni ifbb del 2010, gara che hai organizzato e che permetteva ai migliori atleti italiani di essere selezionati per gareggiare in America all’Arnold Classic Amateur. Quell’anno, siete riusci a portare Ronnie Coleman in Italia. Come ti è sembrato ronnie coleman, come persona?
Era la Notte dei Campioni 2008, di Gianni Francese. Per quell’anno Dennis ed io lo aiutammo perché c’erano alcuni problemi di location su La Spezia e così venne organizzata al Palafiori di Sanremo, dove inserimmo anche un piccolo festival del Fitness con tanti altri sport che si potevano provare e praticare nel weekend. Entrarono 6000 persone! Quello fu il vero successo rispetto agli Italiani dell’Ariston.
Ronnie Coleman è stato ospite nel 2011, sponsorizzato a metà da me, che al tempo ero presidente di un’associazione culturale per il bodybuilding (intitolata in memoria del grande wrestler e bodybuilder Ray Stern, mio amico) e VitaminCenter. In quelle settimane Ronnie aveva problemi di salute e personali, non fu molto disponibile con i fan e si potette allenare pochissimo. Resta comunque una grande persona e un mito. Nutro enorme rispetto per lui.
Quell’anno, ero al trofeo due torri, ed ero presente al seminario di Ronnie. tra me e lui ci sarà stato si e no due metri… e devo ammettere che non ero in grado di parlare o fargli domande, per via dell’emozione. Mi trovavo davanti un campione che ha vinto ben mr Olympia, ha portato lo sviluppo muscolare oltre quello raggiunto da Dorian Yates. Tu che eri seduta accanto a lui, che cosa hai provato?
Rispetto, senza ombra di dubbio. Per il mio lavoro ho frequentato sempre di più l’ambiente professionistico quindi già ero abituata a stare a contatto con gli Olympia, ma l’entusiasmo e l’emozione e, ancora, il grande e profondo rispetto per loro ce li ho sempre avuti e li avrò sempre.

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In questi anni, ho seguito molto la tua nuova attività di editrice di libri. In questi anni, ho avuto modo di leggere “i love bodyfitness”, il tuo primo libro dedicato al mondo del figure. Poi ho letto il libro di Rich Gaspari “51 giorni senza scusa”. E ho acquistato da pochi giorni il tuo libro “mischiele proteiche”. Qual’è il libro che preferisci? E sopratutto, qual’è quello che è stato più interessante scrivere?
Miscele Proteiche è un libro incredibile ed incredibilmente snobbato. Contiene centinaia di ricette con le proteine in polvere oltre ad aprirti un mondo intero su sostenibilità, anti-aging e crescita muscolare. Il libro che è stato più interessante scrivere è comunque quello che ancora devo scrivere. Ne ho diversi quasi ultimati e altri in fase di progettazione. Non avrei mai pensato ad un romanzo, invece ultimamente mi sono accorta che ho in un cassetto anche quello. Ovviamente sempre sul tema del bodybuilding. Ma ci vorrà tempo per pubblicare tutto.
Qualche settimana fa, ho visto un video che hai postato su facebook, e nel quale raccontavi un simpatico episodio di Arnold: quando stava facendo il servizio militare, arnold era carrista, la quercia ha caricato la panca e i bilancieri sul carroarmato e al termine dell’esercitazione, ha trovato il tempo per allenarsi. Quando pensi che leggeremo la biografia di Arnold?
Spero che sia pronta tra un paio di mesi al massimo. È un libro bellissimo, molto molto lungo ma si legge con scorrevolezza e poi… Arnold è Arnold! Nel 2017 ritradurrò e ristamperò anche la sua Enciclopedia del Moderno Bodybulding. Il mio progetto è confermare l’eredità di Arnold in Italia. La parte migliore del bodybuilding soprattutto del bodybuilding che usa la mente e il legame mente-muscolo e in tal modo riesce a creare persone di successo anche in altri settori.
Hai altri libri che intendi pubblicare? se si, potresti darci una piccola anticipazione? Qualche titolo e di cosa trattano?
Nella programmazione 2016 di RP Publishing, il mio marchio editoriale, oltre i libri di cui sono autrice io, c’è un eccezionale manuale sul fitness scritto dal famoso 50 Cent, un testo su dieta e mindfulness, il nuovo libro del grande speaker motivazionale Bob Proctor. Un anno molto impegnativo per la mia casa editrice!

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Ho intravisto su facebook, che hai intenzione di tradurre in italiano l’Enciclopedia del moderno bodybuilding, sempre di Arnold. Per caso, quest’anno sono andato ad Amdsterdam e ho trovato in una libreria olandese il libro di Arnold… sono più di 1000… anche la versione italiana sarà così?
Sì, confermo, per il 2017. Considerata la mole il problema infatti sarà offrirla sul mercato con un prezzo di copertina contenuto.
Lo scorso ottobre, ero a roma in occasione del daniele seccarecci classic 2015. E ho assisito al tuo corso. quest’anno, hai intenzione di organizzare nuovi corsi un po’ in giro per l’italia, dove tutti gli appassionati come me possono imparare da te a cucinare delle ricette proteiche, ma allo stesso tempo gustose? Pensi di tornare a Roma?
Mi vengono chiesti molto spesso e dovrei tenerne uno presso una scuola di cucina a Latina. Tutto è ancora da definire, perché questa prima metà del 2016 mi vede molto impegnata con l’attività editoriale e la necessità di non ritardare le uscite dei libri.
durante il corso, hai raccontato che durante i tempi dell’università, ti nascondevi per mangiare i tuoi pasti, per non dove rispondere alle solite domande “che mangi? come mai mangi così spesso? ma sempre il pollo? ecc”. è una delle cose che mi ha colpito molto di quel corso e che, visto che mi capita spesso di sentire quelle domande, mi domandavo che consigli puoi dare a tutti i nostri lettori e lettrici che sono costretti a sentire sempre queste solite domande?
Puoi adottare due tecniche, tra loro all’opposto: o ti nascondi per mangiare le tue cose o non ti nascondi e spieghi loro sia perché mangi così sia di cosa si tratta. Non mi nascondevo solo per mangiare, nascondevo anche il mio corpo con vestiti scelti apposta per non enfatizzare il lavoro in palestra dato che spesso ho sostenuto gli esami universitari pochi giorni prima di una competizione.

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Come ti sei avvicinata a questo modo di cucinare.. e sopratutto come è nata l’idea della dispensa del bodybuilder? è stata una necessità, per cercare di cambiare un po’ alimentazione (restando sempre proteica, ma cambiando un po’ il gusto), oppure è una cosa che hai trovato per caso?
La dispensa del bodybuilder è nata solo perché volevo archiviare i link di ricette che mi interessavano. Pensavo di essere sola, una specie di scrapbook… invece il contatore dei LIKE saliva come un pazzo e solo dopo un annetto ho capito quanta gente mi stava seguendo. Io ho sempre cucinato così, più o meno, ma comunque sempre da bodybuilder perché fin da 17 anni d’età mi cucinai i miei pasti e poi ho sempre avuto partner agonisti di bodybuilding che volevano mangiare così.
da qualche settimana ho visto che stai pubblicando dei video molto interessanti sui campioni di bodybuilding. In ogni intervista, il campione di bodybuilding di turno, risponde alle domande sull’eredità del bodybuilding, come ti è nata questa idea?
Bodybuilding Posse Mastermind & Interview è nato dal video di Arnold che apre la serie. Vorrei fare conoscere campioni del passato e del presente perché solo dalla mancanza di conoscenza possono nascere le ostilità che purtroppo si sentono sui social networks oggigiorno. Ognuno ha una storia da raccontare e se ascolti la storia di una persona, non ti può rimanere estranea né tantomeno odiarla. Almeno per me è così.
Vorrei una piccola anticipazione… se possibile. Tu, Rossella, parteciperai a questa serie di interviste?
Le interviste sono per i campioni ma anche per chi ha lavorato nel bodybuilding a vario titolo: fotografi, redattori, coach, giudici ecc. Non pensavo di partecipare, ma alle volte mi sorprendo a pensare cosa risponderei io a quelle domande. Se chiedi alla mia peggior nemica ti dirà che di eredità al bodybuilding non lascio niente. Io tutto quello che ho fatto l’ho fatto perché mi sono sempre sentita in debito verso questa stupenda disciplina. Devo dirti che a questo punto della mia vita il debito mi pare saldato, quello che continuerò a fare, seppure non volete contare i 30 anni di lavoro e di volontariato, da ora in poi sarà la mia piccola sporca eredità che lascio.

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in questi giorni, hai iniziato una nuova iniziativa con Amazon per i preordini di un tuo nuovo libro. Vuoi descrivere in modo più approfondito questa nuova attività?
Fallimentare perché Amazon prima mi ha autorizzata alla prevendita poi hanno detto che i loro dipendenti hanno sbagliato in quanto non era possibile e mi hanno annullato il tutto (o forse no… sono molto poco chiari). Il libro sarà venduto sul mio sito. Era su Amazon solo perché avevo piacere di creare un ricettario in alto nella classifica “Amazon Best-Seller”, per il resto come imprenditrice vendere su Amazon è peggio in quanto trattengono una percentuale per loro.
Come ultimo argomento, di questa intervista, vorrei parlare del bodybuilding femminile. Sul tuo libro “i love bodyfitness”, ho trovato un capitolo veramente molto interessante sulla storia del bodybuilding femminile. è stato difficile trovare informazioni su questa parte del bodybuilding non così conosciuta? io, leggendo questo capitolo, mi sono appassionato ancora di più al bodybuilding femminile. E ti ringrazio per avermi fatto scoprire un mondo, che in tanti anni di letture di riviste, non è mai emerso.
No, non è difficile parlare della preistoria se sei un dinosauro! Scherzi a parte, le informazioni si trovano ancora e ho la fortuna di avere imparato tanto da Bill Dobbins e Steve Wennerstrom (lo storico del bodybuilding femminile) e in parte anche da Doris Barilleaux, altra grande esponente del patrimonio storico e istituzionale del nostro sport.
Ho acquistato la prima rivista di bodybuilding nel 1995 e ad oggi, penso che gli articoli dedicati alle pro ifbb saranno si e no 10. Come mai secondo te, c’è questa tendenza a tenere nascosco questo genere di competizioni?
Perché non ci sono più le riviste. Su quelle USA e relative traduzioni italiane si parla molto dei pro, anzi Muscular Development quasi esclusivamente di loro.
un anno e mezzo fa, sulle pagine di muscular development, ho letto che il bodybuilding femminile sta “morendo”. Presto non ci saranno più gare di promozione al professionismo ai mondiali femminili IFBB. Al mister olympia di quest’anno, per la prima volta, la gara del miss Olympia è stato cancellato e anche per il 2016, il numero delle competizioni sono pochissime. tu hai iniziato la tua carriera come bodybuilder, che ne pensi di questa tendenza? Tra dieci anni, come vedi le due categorie che hanno preso il posto del bodybuilding femminile: woman’s phisique? non succederà la stessa cosa che è successa al bodybuilding femminile oggi?
Ogni categoria negli anni alza l’asticella quindi anche se azzeriamo il bodybuilding femminile non è detto che tra dieci anni le Women’s Physique non tornino a quei livelli oggi condannati. Personalmente ho smesso di preoccuparmene. Non siamo mai stato uno sport facile né tanto meno da sdoganarci a tutti. Non capisco perché oggi c’è tanta ricerca di commercializzazione… forse, appunto, per i soldi?

rossella-pruneti
ti ringrazio per il tempo che hai dedicato a questa intervista. Mi piacerebbe in un altro momento per parlare dei altri tuoi libri.
Sono io che ringrazio te per l’intervista, le domande che mi hanno portato indietro nei ricordi, per seguirmi nelle varie attività.
Se qualche lettore, volesse contattarti per acquistare i tuoi libri, oppure avesse bisogno di qualche informazioni, dove può contattarti?
Può scrivermi un messaggio privato tramite Facebook oppure con il modulo “contatti” del mio sito www.rossellapruneti.it